domenica 30 marzo 2008

Orata in crosta di sale

Prima o poi credo che chiunque si diletti di cucina, senta l'esigenza di misurarsi con questa ricetta.
Era un po' che volevo divertirmi a rompere qualcosa che non fossero le scatole del mio prossimo, e la crosta di sale mi è sembrato un ottimo diversivo.
Il piatto è semplice da preparare e, se avete ospiti, permette di sfoggiare una certa creatività culinaria.
Basta chiacchiere, Sam.



Cospargere la teglia di sale grosso, in modo da formare uno strato sottile ma uniforme di sale.
Nel frattempo pulire l'orata e aggiungere gli aromi che si preferisce (io ho messo rosmarino, olio, un pizzico di sale, uno spicchio d'aglio e due fettine di limone).

Prima di mettere l'orata nella teglia c'è chi consiglia di bagnare leggermente il sale sul fondo con qualche schizzo d'acqua (pare favorisca il formarsi della crosta).

Deporre quindi il pesce nella teglia, (in questa occasione faccio sempre fatica a non pensare sempre la stessa frase "meglio a te che a me").



Coprire quindi il pesce con il sale grosso (senza esagerare, basta che ne sia ricoperto), e schizzare con acqua come sopra.



Mettere in forno (preriscaldato a 200 gradi) per 35-40 minuti (ma come al solito dipende dal forno, dalla grandezza dell'orata e... dalla fame!)


A fine cottura togliere dal forno, rompere la crosta e sfilettare.
Mi avevano detto che sarebbe stata un'impresa ardua e mi ero munito di martello, ma l'informazione si è rivelata fasulla. La crosta, almeno nel mio caso, è venuta via senza alcun problema, la pelle non ci si è attaccata e l'orata era cotta al punto giusto.

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