mercoledì 18 aprile 2007

Torta rustica di farro e zucchine

E' con massima soddisfazione che scrivo il presente post!
Questo perché è la prima volta che ciò che esce dal mio forno è del tutto simile a quello che viene presentato in foto (e scusate se è poco!)
Insomma bisogna sapersi gratificare no?

Ecco gli ingredienti (inutile dire che ancora una volta si tratta di una ricetta copiata paro paro dal La Cucina Italiana (diventerò un loro supporter!)
Gli ingredienti, dicevo: pasta sfoglia integrale stesa, farro 200 gr, pecorino stagionato 150 gr, 20 olive taggiasche, 6 pomodorini secchi, 3 uova, 2 zucchine, semi di zucca, maggiorana, sale e pepe.

Allora, a me piace preparare tutti gli ingredienti prima, metterli nei loro ciottoli e poi iniziare la preparazione della ricetta e questo è quello che ho fatto, come si vede dalla foto.

1) cuocere farro
2) lavare e tagliare zucchine
3) togliere crosta e tagliare a piccoli pezzi il formaggio
4) In una ciotola abbastanza grande (ci andrà a finire tutto dentro!) sbattere due uova e l'albume del terzo, con sale pepe e maggiorana.
5) Aggiungere pecorino e mescolare bene
6) Unire le zucchine e i pomodirini secchi (sciacquati e tagliati a listarelle)
7) Unire olive e farro
8) Mettere pasta sfoglia dentro la teglia foderata con carta da forno, facendone avanzare circa un paio di centimetri dal bordo e versare la farcia
9) ripiegare i bordi della pasta avanzata all'interno, lasciando scoperta la parte centrale
10) usare il tuorlo del terzo uovo (dopo averlo sbattuto) per spennellare questi lembi ripiegati di pasta sfoglia, e mettervi sopra, tutto intorno i semi di zucca
11) Infornare a 180 gradi per 35 min circa
12) togliere dal forno e lasciar raffreddare

Come anticipato il risultato è stato grandioso, anche se, a dire il vero, sul giornale c'è scritto un'ora di preparazione, io ci ho messo praticamente il doppio! Avevo una fame che svenavo.
I commenti in agenzia (quando le cose vengono bene faccio lo sborone e le porto in agenzia... erano mesi...) sono stati:
1) okkio a cuocere bene il farro
2) okkio a non aggiungere troppo sale perché già il pecorino è salato

Alla prox!

Vellutata di verdure primaverili

Ancora un furto a La Cucina Italiana (in realtà dovrebbero essere contenti faccio loro pubblicità e non voglio una lira).

Allora, iniziamo con gli ingredienti:
zucchine 125gr, piselli sgranati 100gr, lattuga 75gr, farina, 20gr, burro 20gr, uno scalogno e prparato granulare per brodo vegetale (io ho usato il dado).

Tagliare le zucchine a rondelle, sminuzzare insalata e tritare scalogno.
Mettere burro in casseruola, far sciogliere (intanto preparare mezzo litro di brodo vegetale usando il dado), aggiungere la farina al burro stando attenti ai grumi (io non ci sono stato troppo attento, tanto poi si frulla ogni cosa).
Aggiungere il brodo e il resto degli ingedienti. 15 minuti di cottura dalla bollitura, poi frullare tutto direttamente nella casseruola con il frullatore a immersione.

La ricetta dice che al termine vanno aggiunte le taccole tagliate a rombi e va proseguita la cottura per altri 5 min. In realtà io questo non l'ho fatto perché ignoravo cosa fossro le "taccole", poi mi sono documentato. oltra ad essere uccelli simili ai corvi (che però trovo diffcile tagliare a rombi) sono anche dei legumi molto simili ai piselli!

Sarago arrosto al finocchietto



Inizialmente doveva essere un branzino, ma... era finito, e quindi ho preso il sarago.
Prima grande scoperta: 9 euro di sarago, circa 430 grammi.
Ma era da sfilettare: il tipo del banco pesce è stato carinissimo e lo ha fatto lui per me.
A casa ho pesato il sarago dopo la "sfilettatura" (ma ancora con molte lische) peso: 210gr
Quindi: 4,5€ di sarago sono finite nel secchio, e 150 gr di srago nel mio stomaco.
Morale. Il sarago sta bene in mare.

Al di là di questo, io ho usato 40gr di pan carré, 1 tuorlo, finocchietto e insalata di stagione, olio, sale e pepe (la ricetta esatta la trovate sul numero di aprile di La Cucina Italiana!)

Tritato pane con finocchietto, aggiunto tuorlo e un po' d'olio. Creasi impasto.
Aprire pesce in due (sfilettare) mettere impasto.
Chiudere pesce in carta forno e legare come salame.
Mettere "caramellone" in forno.
Temperatura 200, per 25 minuti.

Appena pronto servire con insalata di stagione, ma dopo aver tolto spago e carta.
Rislutato: ottimo.
il sapore del fiocchietto mi piace (anzi mi garba) un casino!

E' semplice e abbastanza veloce, peccato per i costi!

lunedì 16 aprile 2007

Liguine Zucchine e Gamberetti



O-la-là, o-la-là!
Grande piatto! il nome è abbastanza lungo da impressionare, l'accostamento è stimolante ed i gamberi, in quanto crostacei promettono sensazioni afrodisiache.

Per non parlare delle linguine: ci si allontana dalla democraticità ma anche dal semplice populismo dello spaghetto, per inoltrarsi, non tanto nella aristocratica od elitaria zona di paste speciali o fatte a mano, ma in quell'area stylish, da giovane cuoco promettente, che non tralascia il dettaglio e non rinuncia al piccolo vezzo stilistico: gratificante e lusinghiero nei confronti di un inatteso ospite.
Insomma il piatto è semplice e d'effetto! (venduto?)

Tagliare le zucchine a lamelle e saltarle in padella.
Se i gamberi sono di scarsa qualità, o congelati, io li passo da un piccolo tegame con del vino bianco che tende a toglierlgli quell'aroma di dubbio gusto, e li insaporisco con del prezzemolo. Appena pronti spengo il fuoco.
Scottare le linguine, a metà cottura circa colare la pasta , tenendo l'acqua di bollitura.
Alzare la fiamma del fuoco più grande, metter su un saltapasta con le zucchine, unire le linguine ed i gamberi, aggiungere un po' dell'acqua di cottura.
far saltare la pasta, ed aggiungere acqua di cottura fino a che la pasta non sarà al dente.
Togliere dal fuoco e...
- se da soli, divorare.
- se con un amico, menarsela poco e divorare
- se con una dolce pulzella che non ha cervello menarsela parecchio e... forse neanche si mangia.
- se con una cerebro dotata, menarsela in modo breve ma intenso, e poi servire a lume di candela accompagnando con vino bianco fresco: per ogni cosa successiva appellarsi al potere del crostaceo.

domenica 15 aprile 2007

Spezzatino al vino rosso

Eccoci qua,
finalmente, allo spezzatino. Ho sempre amato lo spezzatino in umido con le patate,
ma soprattutto quando fa freddo. in questi giorni invece la temperatura è abbastanza alta, ma io non ho voluto rinunciare.
Ho scelto quello al vino rosso.

Comprato carne per spezzatino e tagliata a cubetti di circa 3 cm di lato.
Unito alloro, 3 cucchiai di aceto, un bicchiere di vino rosso, e chiodi di garofano.
Lasciato marinare per 24 ore in una ciotola 8io ho usato un'isalatiera) coperta, girando di tanto in tanto.

Dopodiché, 3 cucchiai di olio, 100gr di pancetta e due cipolle piccole tagliate ognuna in otto spicchi. Mettere tutto a soffriggere per 5 min circa a fuoco moderato.
Togliere dal fuoco, far raffreddare, unire la carne con la marinatura.
portare ad ebollizione a fuoco mderato.

Quando inizia a bollire, mettere la fiamma al minimo, coprire, e lasciar cuocere per un'ora girando di tanto in tanto. Dopodiché: mangiare! Cribbio un giorno e mezzo per prepararlo!

Riflessioni:
chiodi di garofano: io ho esagerato e sembrava di mangiare una tisana (credo che se in futuro li metterò mi limiterò a due o tre)
aceto: forse è possibile farne a meno ed allungare con un pò più di vino
marinatura: mi hanno detto che non è indispensabile, la prossima volta provo senza e risparmio 24h.