lunedì 19 novembre 2007

Pizza!

Non potevo non onorare la tradizione napoletana.
Era da tempo che ci pensavo e... alla fine ci ho provato.
Ingredienti (5 pizze circa - ma ce ne vuole un paio almeno per sfamare!):
- un bicchiere d'acqua
- farina
- mezzo cubetto di lievito
- una scatola di pelati
- due mozzarelle
- un pizzico di sale
- origano



Sciogliere il lievito nell'acqua, nel frattempo preparare la classica "fontana" di farina.
Beh, l'ho detto perché faceva figo, in realtà io ho messo l'acqua con il lievito in una ciotola ed ho iniziato ad aggiungere farina, mescolando, fino a che l'impasto non ha raggiunto una certa consistenza.
fatto ciò, l'ho tolto dalla ciotola e ho iniziato ad impastarlo con le mani, aggiungendo via via la farina necessaria e il pizzico di sale.
Ovvero. fino a che la pasta non ha raggiunto una certa compattezza, ovvero fino a che pur lavorandola non rsta più attaccata alle mani (leggermente appiccicosa sì, ma non resta attaccata alle dita!)


Al che ne ho fatto una palla e l'ho rimessa nella ciotola con un velo di farina sopra.
Prima di stendervi sopra la farina, fate un'incisione a croce al centro della pasta.
Credo che la tradizione popolare facesse ciò per rendere grazie del cibo ricevuto.
Ma dietro le credenze c'è sempre un po' di verità... pratica.
Probabilmente l'incisione a croce fa sì che la lievitazione riesca meglio... , se qualcuno consoce una spiegazione più esauriente posti sotto!)


fatto questo ho coperto il tutto con un asciughino e ho lasciato lievitare (fuori dal frigo altrimenti non lievita) per un paio d'ore (non eccedere), passate le due ore è possibile mettere in frigo fino a che non decidiamo di stenderla.

Quindi non resta, appunto che stenderla. una volta setsa e messa nella teglia, aggiungere i pelati e mettere in forno (preriscaldato a 230 ma... il forno è la grande incognita... ognuno si regoli in funzione del proprio).

Una volta che la pasta dei bordi ha raggiunto il colore di cottura (il pomodoro è un altro indice!), togliere dal forno, aggiungere la mozzarella e l'origano o gli altri ingredienti e terminare di cuocere (fino a che la mozzarella non è ben sciolta)

Togliere dal forno, aprire l'inseparabile birra da tre quarti e buon appetito!

La pizza è riuscita, purtroppo la pasta ha avuto un effetto un po' strano, come se fosse formata da più sfoglie... ignoro il motivo, e se qualcuno ha un'opinione in merito... sono tutt'orecchi!
mi hanno detto che dipende dalla lievitazione... la prossima volta la zavorro!

domenica 11 novembre 2007

Capoliveri - Tavolo


Mi è tornata davanti questa foto scattata quest'estate a Capoliveri.
Quel piccolo tavolo di legno, messo praticamente in strada in questo borgo arroccato su di un colle... mi ha veramente colpito.
Quel tavolo decisamente non è un tavolo per turisti.
Ce li vedete due americani? Due giapponesi? No via, turisti no.
A meno che... a meno che non si tratti di turisti innamorati. Una giovane coppia al primo viaggio insieme, o una storica coppia all'ottantesima fuga.
Ci vuole disponibilità d'animo per mangiare in un tavolo così.
L'intimità del luogo, il calore del legno, la rusticità della pietra...
Seppure non lo dica, quel tavolo è felice della propria posizione appartata.
Il parapetto della scala lo separa dall'altro tavolo, dove si chiacchiera, si discute in gruppo...
Mal si adatterebbe a quel tipo di cene, dove le parole contano più dei gesti e il volume della voce più degli sguardi.
Chissà che cosa chiederei da mangiare se sedessi a quel tavolo...

La foto l'ho scattata dalla piazza principale di Capoliveri, Isola D'Elba. Affacciandosi giù dal belvedere, sulla destra c'è questa piccola trattoria. Se qualcuno che legge fosse di quelle parti, mi piacerebbe sapere il nome del ristorante che attualmente ospita quel tavolo!

Slovenia - Bled - Gostlina Murka

Settimana scorsa sono riuscito a fare una fuga in Slovenia.
Sono partito da Milano alle 18.30 e sono arrivato a Lubiana alle 2.00 del mattino.
Lì sono rimasto tre giorni, città carina, molti studenti, ma.. tre giorni sono più che sufficienti eio ne avevo altri tre da spendere.
L'opzione era Zagabria in Croazia o... Bled alle pendici delle Alpi Giulie sempre in Slovenia.

Ho scelto la sceconda opzione avevo voglia di un po' di natura, camminate, bicicletta...

Bled è molto carina, sorge sulle rive dell'omonimo lago e si mangia veramente bene!

Ho dormito nell'unico ostello del posto, che.. essendo lunedì, mi ha ssegnato un'intera camerata per soli 18 euro, colazione inclusa!

Parlerei dellle grand camminate, degli 80 chilometri fatti in bicletta lungo le valli vicine ma...

preferisco paralare di fornelli!
E allora eccoci qua: il ristorante rivelazione che vi consiglio vivamente se passate da quelle parti si chiama Gostlina Murka (non è sulla Lonely Planet, ahi ahi ahi!)
Questo mi ha insegnato che d'ora in poi quando arriverò nei posti... chiederò, invece di affidarmi alle guide.

Vino: Quercus Cuvee
Antipasto di affettati e formaggi tipici

Secondo: Filetto di cervo in salsa di bacche

Dolce: Dessert di noci e miele

Caffé e liquore!
Unamangiatadaspavento!!!
Quanto ho speso? € 36.50
Purtroppo è finita e me ne sono dovuto tornare indietro

sabato 10 novembre 2007

Stuttgart - Becker

Viaggio di lavoro a Stuttgart,
ottima occasione per mangiare nel centro di Stoccarda delle ottime scaloppine alla Viennese.
La birra che le accompagnava è stata ovviamente all'altezza della situazione!
Fotostoria:
Reggio - Orio al Serio
con un guidatore particolarmente bisognoso di Becker (il nostro navigatore, nonché il cliente che andavamo ad incontrare)


Pausa in autostrada per dimostrare la nostra fedeltà all'agenzia che ci dà il pane (maglietta brandizzata di un fanatico
)

Cena al ristorante verso cui siamo stati indirizzati da una folla di ragazzi indigeni

Seguita da estenuante riunione interna nella hall dell'albergo fino alle 1.30 (consapevoli della sveglia alle 6.00)
Sveglia lle 6.00, faraonica colazione del fanatico che aveva scambiato il deasyuno per il pranzo di Natale.

Riunione di lavoro


Ritorno in aeroporto


Colleghi di grande compagnia in aeroporto.


Uniche grandi foto assenti:
- La Subaru Forrester che abbiamo noleggiato
- I ripetuti errori di itinerario del nostro Virgilio che forte di se stesso e delle proprie convinzioni ha voluto fare ameno del ben più affidabile Becker (ogni intenzione promozional-pubblicitaria del navigatore Becker è palesemente voluta!)

Orata al cartoccio


Era tanto che volevo provare a cucinare un pesce "intero",
ma non mi ero mai azzardato, per due motivi:
1 - pensavo fosse molto difficile avere buoni risultati
2 - il pesce ha le lische, mentre le tolgo si raffredda, il pesce fredoo non mi piace.
Ma...
ho scoperto (grazie Maria e grazie Raffaele!)
- che cucinare il pesce al cartoccio non è affatto difficile
- che l'orata ha pochissime lische che vengono viamolto facilmente.

Quindi:
Comprato orata (ignoro il peso ma era un bel pesciotto, ho speso 7 euro circa)
Tagliato patate e pomodorini.
Il pesce lo puliscono direttamente al banco, ma è meglio terminare a casa l'ispezione depurativa (unica parte un po' repellente)

Ho speziato il pesce con un pò di rosmarino, erba cipollina e un pizzico di pepe.
Aggiunto filo d'olio.
Chiuso tutto in carta stagnola.
Messo in forno precedentemente riscaldato a 200 gradi.
45 minuti di cottura.

Le patate avrei dovuto tagliarle un po' più fini, ma per il resto ...
grande sodisfazione!