domenica 6 aprile 2008

Cucina e modernità

Qualche anno fà la cucina era ancora qualcosa di cui ci si occupava poco... la preparazione dei cibi veniva eclissata, nascosta, o in qualche modo allontanata dal luogo in cui il cibo si serviva e si consumava.
Fortunatamente il tempo passa, gli atteggiamenti cambiano e i comportamenti pure.

Ieri sera l'ennesima riprova (da buon "imbucato", alla festa di compleanno di Barbara - auguri ancora!).

Per l'occasione era stata acquistata della carne, trattata con erbe e spezie, secondo sapori ed usanze nord africane. Le salsicce, cotte sul momento, sono state divorate; le polpette, preparate e cucinate anch'esse durante la festa, hanno incuriosito tutti ed hanno riscosso consensi unanimi.

Si è creata una sorta di intimità e condivisione attorno ai fornelli. Invitati, di ogni sesso razza e religione, si davano il cambio a spadellar salsicce ed arrotolar polpette, con fare divertito e divertente, tra un pezzetto di gnocco e un bicchiere di lambrusco.



I fornelli hanno smesso di concretizzare una differenza di genere ed hanno acquisito significati ludici e conviviali. Nessuno si stupisce più di una festa attorno ai fuochi, anzi... le segrete di quella casa che relegava la donna al suo ruolo di domestica, sono oggi luogo di esplorazione, condivisione e ritrovo.

Non per questo chi vuole continuare a sottolineare le inciviltà di questo mondo rimarrà senza argomenti, ma se non altro la discussione si rinnova.

E se proprio quel focolare domestico, sprovvisto ormai della sua schiava-guardiana avesse bisogno di sicurezze...



è sempre possibile trovare delle valide alternative



Ma anche il soggiorno ha avuto i suoi momenti di gloria





Come alla fine di ogni festa che si rispetti, abbbiamo lasciato un gran casino.



Chissà quando anche la plastica diventerà un segno dei tempi che furono... da guardare nelle vecchie foto con quel misto di nostalgia (per gli anni passati) e di orgoglio (per l'avvenuto abbandono).

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