giovedì 22 maggio 2008

China Town a Londra

Oggi ho fatto un breve giro nella China Town londinese in cerca di un pasto economico.
Son venuto via senza mangiare perché di economico non c'era proprio nulla.

(a tal proposito ho letto sul giornale della nasc ita di una nuova catena chiamata Cha Cha Moon, che promette un'ottima qualità a prezzi molto molto bassi, domani la provo e poi vi dico, ne parlano qua, qua e qua, sì in effetti ne parlano un po' troppo e un po' tutti uguale, ma... domani la provo e poi scrivo due righe)

Oggi ho comunque approfittato per fare qualche foto, a una pasticceria (ho comprato quegli affari lunghi che si vedono al centro: c'era più olio che nella mia macchina)

a dei cuochi

e a degli strani vegetali che non ho mai visto prima.
Se qualcuno conosce il nome... melo dica ve ne prego!

e magari anche qualche modo per cucinarli/mangiarli

mi piacerebbe provare!

lunedì 19 maggio 2008

Vita da ostello

Se utilizzate la cucina in un ostello vi ritrovate presto di fronte ad una spiacevole evidenza che impone una scelta obbbligatoria ed insegna a guardare il mondo dalla parte giusta.


Il fatto è che piatti, pentole, bicchieri, posate che trovate nei cassetti non vengono lavati dall'ultimo utilizzatore affinché voi possiate usarli in tutta tranquillità.
Essi vengono solo sommariamente "sgombrati" dai resti di cibo.


Darlo per assodato può salvare (al pari dei tappi per gli orecchi) l'intera vacanza.
Nessun nervosismo. Non fatevi fregare.
Uno apre cassetti ed armadi, tira fuori ciò che gli serve, lo mette nell'acquaio lo lava per bene e poi lo usa: nessun problema, nessuna arrabbiatura, nessuna sgradevole sorpresa.

Altrimenti il rischio è che, nel rimanere attaccati al manico di un padella, o nel riconoscere un certo sapore di ketchup nella vostra inslata, vi sembri che "tutto faccia schifo, la gente che vi circonda sia insensibile, il mondo vada a rotoli e quello in cui siete sia un posto di m..."

Beh, non è così.
Basta ri-lavare i piatti e il bicchiere torna mezzo pieno.